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Chirurgia ortognatica

Massimiliano Leporati - Chirurgia Ortognatica - Chirurgia del Volto

La Chirurgia Ortognatica, o Chirurgia dei mascellari, è quella branca della Chirurgia Maxillo-Facciale che permette la correzione di un ampio spettro di deformità o anomalie dello scheletro facciale e dei denti.
Costituisce uno dei principali settori della Chirurgia Maxillo-Facciale.
Con questi interventi è possibile correggere completamente l’occlusione dei denti, migliorare sensibilmente l’estetica del viso e allo stesso tempo correggere quei problemi funzionali legati alla masticazione, fonazione e respirazione.

I difetti o problemi che necessitano di un intervento sui mascellari possono essere:

eccessiva crescita della parte inferiore del viso (mandibola grande o pronunciata, progenismo), con presenza di morso inverso (malocclusione di terza classe);
scarso sviluppo della mandibola (ipoplasia mandibolare), con mento sfuggente e presenza di un ampio spazio tra gli incisivi superiori ed inferiori (malocclusione di seconda classe);
asimmetrie dento-facciali più o meno gravi, con deviazione della mandibola e/o del mento e/o del mascellare superiore;
alterazioni dell’occlusione che non possono essere corrette solo con il trattamento ortodontico, come morso profondo (i denti superiori coprono eccessivamente i denti inferiori) e morso aperto (presenza di spazio tra gli incisivi superiori ed inferiori, con contatto solo a livello dei molari).

Necessitano quindi di questi interventi coloro che non hanno una occlusione e una forma del viso armonica e soddisfacente; in alcune persone la mandibola e il mascellare possono crescere in modo non coordinato.
Normalmente si tende a pensare che la forma e la posizione dei denti, nei casi in cui non sono allineati, possano essere risolti dall’ortodontista, che tuttavia riesce a lavorare sulla posizione dei denti ma non sulla posizione e dimensione delle ossa che sorreggono i denti.
La Chirurgia Ortognatica quindi interviene sulle ossa della faccia modificando l’estetica del viso e la posizione delle ossa e quindi dei denti.
E’ tuttavia indispensabile una stretta collaborazione tra ortodontista e chirurgo maxillo-facciale, in quanto è sempre necessario un trattamento ortodontico pre-operatorio, che può durare, a seconda dei casi, da uno a due anni.
Tutti questi interventi vengono eseguiti per via endorale, cioè senza cicatrici esterne sul viso, e non comportano quasi mai il bloccaggio intermascellare rigido (cioè l’immobilizzazione con fili metallici delle arcate dentarie tra loro); le moderne tecniche chirurgiche di fissazione consentono una rapida ripresa funzionale.